Gillo Pontecorvo: 1919 - 2006
E' morto a Roma Gillo Pontecorvo,
il regista de ''La Battaglia di Algeri''
Roma, 13 ottobre 2006
Proprio nel giorno di apertura della mostra di Roma, il cinema italiano perde uno dei suoi nomi piu' illustri: il regista Gillo Pontecorvo e' morto ieri sera al Policlinico Gemelli, nella capitale. 87 anni, vincitore del Leone D'Oro alla Mostra di Venezia esattamente 40 anni fa con "
Verra' allestita oggi, dalle 17 alle 20, nella sala della Protomoteca in Campidoglio, la camera ardente che verra' riaperta domani mattina dalle 9. Alle 11, sempre in Protomoteca, ci sara' un ricordo del regista. I funerali si terranno lunedi' in forma privata.
Pontecorvo era nato a Pisa il 19 novembre 1919. Fratello minore dello scienziato Bruno Pontecorvo, si laurea in chimica, ma sceglie di dedicarsi al giornalismo. Appassionato di cinema, si mette dietro la macchina da presa dopo aver visto 'Paisa" di Roberto Rossellini (1946), e dopo aver avuto anche esperienze come attore. Corrispondente da Parigi, e' assistente di Yves Allegret e Joris Ivens, mentre in Italia e' aiuto di Steno, e di Mario Monicelli nella prima meta' degli anni '50.
Dopo aver realizzato alcuni documentari passa alla realizzazione di film a soggetto con 'Giovanna', nel 1956, un episodio dell'antologico 'La rosa dei venti', con Yves Montand e Simone Signoret. Il suo primo film e' del 1957, 'La grande strada azzurra', tratto dal racconto di Franco Solinas 'Squarcio'. L'opera segna l'inizio di un lungo sodalizio con Solinas, sceneggiatore dei suoi film successivi. Del 1960 e' 'Kapo", ambientato in un lager nazista, con Susan Strasberg, Emmanuelle Riva e Laurent
Twerzieff.
Nel 1966 Pontecorvo con 'La battaglia di Algeri' vince il Leone d'Oro al Festival di Venezia: con uno stile asciutto, documentaristico e carico di tensione, il film, realizzato in collaborazione con gli stessi protagonisti della lotta di liberazione algerina, ricostruisce i sanguinosi scontri tra i para' francesi del colonnello Mathieu e i combattenti del Fronte di liberazione nazionale, avvenuti ad Algeri nel 1957. Vietata in Francia per alcuni anni, l'opera ottiene due nominations agli Oscar, per la regia e per a sceneggiatura. Nel film successivo, 'Queimada', del 1969, con Marlon Brando, affronta il tema del colonialismo.
Cineasta scarsamente prolifico, realizza poi 'Ogro', nel 1979, sul terrorismo basco. Nel 1992 gira per