terça-feira, 10 de abril de 2007


LA COLOMBA PASQUALE

Questo delizioso dolce di pasta lievitata chiude tradizionalmente il pranzo pasquale insieme alle uova di cioccolato, perché fin dai tempi più remoti, sia all’uovo che alla colomba era attribuito un forte valore simbolico di pace, rinascita e amore.
Secondo la Bibbia fu proprio una colomba, con un ramoscello d’ulivo nel becco, a tornare da Noè dopo il diluvio universale per testimoniare l’avvenuta riconciliazione fra Dio e il suo popolo.
La colomba, intesa come dolce, sembrerebbe abbia profonde radici nell’epoca medioevale, quando Re Alboino calò in Italia con le sue orde barbariche ed assalì Pavia. Si narra che dopo un assedio di tre anni, arso da un forte desiderio di vendetta, finalmente Alboino riuscì ad entrare in città, alla vigilia della Pasqua del 572 (?).
Il sovrano, prima di dare alle fiamme la citta e passare gli abitanti di spada, ricevette in segno di sottomissione vari regali fra i quali anche dodici meravigliose fanciulle che avrebbero dovuto deliziare le sue notti. Mentre stava decidendo sul destino di Pavia, davanti al suo trono, ubicato nel sagrato della basilica, si presentò a parlare un vecchio artigiano con dei pani dolci a forma di colomba: "Sire, io ti porgo queste colombe quale tributo di pace nel giorno di Pasqua”. All'assaggio i pani risultarono così buoni da spingere il sovrano ad una promessa: "In onore di queste colombe, rispetterò la città e i suoi abitanti". Quei doni presentati ad Alboino nascondevano però un sottile inganno. Infatti, quando il re prese ad interrogare le fanciulle che gli erano state regalate, domandando a ciascuna il proprio nome, scoprì che rispondevano tutte a quello di “Colomba”. Alboino comprese l’arguto raggiro che gli era stato giocato, ma rispettò lo stesso la promessa di salvare sia le "Colombe" che Pavia.
La creazione della colomba pasquale è legata però anche ad un’altra leggenda, fatta risalire al tempo della battaglia di Legnano (1176), vinta della Lega dei Comuni lombardi contro Federico Barbarossa.
L’idea del dolce sarebbe nata ad un condottiero del Carroccio, che avrebbe fatto confezionare dei pani a forma di colomba in omaggio ai tre voltili bianchi, simbolo di protezione suprema, che durante la battaglia si erano posati sopra alle insegne lombarde.
I primi ingredienti di questo dolce pasquale erano molto semplici: uova, farina e lievito. In seguito ne furono aggiunti di più ricchi: burro, zucchero, mandorle e canditi.

Fonte: www.taccuinistorici.it